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Progetto musica

Nella nostra scuola primaria, l’educazione musicale viene considerata come esperienza comune dello spirito umano, come parte integrante della crescita, come mezzo insostituibile di comunicazione e di espressione.

La proposta educativa che rivolgiamo ai bambini, tiene conto del fatto che la musica, con la sua forza gestuale e altamente evocativa, occupa una posizione centrale nella storia dell’uomo. Fin dall’antichità, ancor prima che nascesse la scrittura, l’uomo comunicava esprimendo le sue emozioni anche attraverso la musica. Ciò che è giunto fino a noi, seppure in forme diverse, ma con elementi comuni, evidenzia la necessità di utilizzare nel tempo questo strumento.

Educare al linguaggio musicale significa, dunque, porsi in una prospettiva che introduce a uno sguardo curioso verso il passato, il presente e il futuro, aprendosi verso le nuove forme di linguaggio musicale.

Finalità
È fondamentale percorrere il cammino educativo avendo come riferimento da una parte la personalità dell’individuo nel suo graduale evolversi e dall’altra la realtà del mondo sonoro e musicale.
Vogliamo educare i bambini alla bellezza della musica con la coscienza di ciò che stanno facendo; occorre, per questo, usare un linguaggio musicale consono all’età dei bambini e al loro modo di essere, per consentire loro di far musica in modo significativo così da favorire lo sviluppo della sensibilità e della creatività di ognuno.
Obiettivo è insegnare con precisione a leggere la musica, in modo che ogni proposta risulti una reale esperienza nell’ambito sonoro senza riduzioni ad aspetti di eccessivo tecnicismo o di addestramento.

Metodologia
Nel procedimento di conquista della lettura si fa affidamento, oltre che sull’udito, sulla vista, con l’indubbio vantaggio di poter osservare ripetutamente l’oggetto di studio e di analisi.
La maggiore difficoltà nella lettura musicale è proprio questa: ciò che il segno esprime è un suono, e poiché evidentemente non lo si può vedere, esso deve essere rapidamente memorizzato per poter costituire un punto di riferimento. Occorre dunque far leva prevalentemente sull’udito e allenare la memoria.

Poi il procedimento sarà come quello della lettura alfabetica: abbinamento di una serie di simboli con i suoni che esprimono; memorizzazione dei suoni e dei relativi segni; analisi e scomposizione dei suoni negli intervalli che compongono la cellula melodica presa in esame, lettura degli intervalli appresi in contesti diversi.

Nella scuola primaria è importante dedicare una sola lezione settimanale a ogni nuovo esercizio e mantenerlo con due brevi esercitazioni di 10 minuti.

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